Sto leggendo il libro di Sylvain Tesson , "Nelle foreste siberiane".
Un piccolo estratto da una delle pagine iniziali: " La vita nei boschi offre un terreno ideale per la riconciliazione tra gli elementi più arcaici e quelli più avveniristici. Sotto gli alberi scorre una vita immutabile a stretto contatto con l'humus. Si riscopre la verità del chiaro di luna, ci si adatta alla legge della foresta senza rinunciare ai vantaggi della modernità. Nella mia capanna l'antichità si sposa col progresso. Prima di partire ho prelevato dal grande magazzino della civiltà alcuni prodotti indispensabili alla felicità: libri, sigari, vodka; ora mi accingo a godermeli nel duro ambiente del bosco. Ho talmente assimilato l'intuizione di Reclus che ho dotato la capanna di pannelli solari. Servono ad alimentare un piccolo computer. Il silicio dei miei microchip si nutre di fotoni. Ascolto Shubert guardando la neve, leggo Marco Aurelio dopo aver spaccato la legna, fumo un Avana per festeggiare la pesca serale. Eliseée sarebbe soddisfatto."
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